Matrimonio “italo persiano” tra Firenze e Fiesole. Colori e profumi della tradizione iraniana nella cornice delle affascinanti colline toscane

il Sofreh-ye Aghd  un tavolo riccamente imbandito la cui preparazione è particolarmente accurata in quanto e di buon auspicio per la vita della coppia. Sul sofreh, rivestito di un tradizionale panno bianco, non possono mancare: lo specchio (ayne-ye bakht) al centro del tavolo,  per portare luminosità al futuro. Due candelabri che rappresentano il fuoco e l’energia. Un vassoio di spezie, sette tipi di spezie per proteggere dal malocchio. Noci, mandorle e nocciole che simboleggiano la fertilità.  Monete d’oro, Ricchezza e prosperità. Una tazza di miele che consumato  subito dopo la cerimonia assicura dolcezza nella vita. La sposa e lo sposo tingono un dito mignolo nella tazza di miele e si alimentano l’un l’altro.  Due coni di zucchero canditi che vengono sbriciolati, durante la cerimonia, sul telo  tenuto sopra la testa degli sposi  da parenti di sesso femminile non sposate mentre una parente felicemente sposata grattugia lo zucchero come auspicio di una vita piena di dolcezza.